Photo of a storyboard - support image for the Erasmus+ project ClimART3

ClimART3 è il terzo progetto Erasmus+ della serie ClimART, nata dall'idea di utilizzare l'arte per insegnare e raccontare la crisi climatica.

La serie ClimART ha sperimentato l'arte performativa, per poi esplorare quella del fumetto (ClimART 2.0) ed approdare con ClimART3 all'animazione come metodi innovativi per veicolare concetti scientifici legati alla crisi climatica. I linguaggi artistici sperimentati ci insegnano una lezione preziosa: trasmettere emozioni insieme alle informazioni è il modo più efficace per creare sensibilità e consapevolezza durature.

A questo proposito, ClimART3 mira a dotare gli insegnanti delle scuole superiori di competenze innovative, mutuate dall'educazione non formale, per insegnare la crisi climatica a scuola, aprendo le porte ad un'esperienza educativa generativa.

Il consorzio di progetto è composto da Area Europa Scarl, ente coordinatore, e Università di Valencia, che insieme si occuperanno di formare il corpo docenti sui temi della crisi climatica e sulle metodologie innovative per l'insegnamento dello storyboarding per l'animazione. 

Ai partner tecnici si aggiungono le 8 scuole superiori di Italia, Grecia, Cipro e Spagna: un gruppo eterogeneo composto per metà da scuole che provengono dall'esperienza di ClimART 2.0 e per metà da scuole che sono alla prima esperienza ClimART. Questo assetto è un esperimento volto ad offrire opportunità nuove a scuole cosiddette "new comers" e, al tempo stesso, rafforzare le competenze trasversali delle e dei docenti cosiddetti "senior", allo scopo di creare nuovi centri di specializzazione.

Il cuore del progetto si basa sull'approccio 'train the trainers'. Le insegnanti delle scuole superiori guidano studenti e studentesse in un viaggio di apprendimento trasformativo. Attraverso l'uso di tecniche pedagogiche innovative, assumono il ruolo di protagonisti nelle proprie esperienze educative.

ClimART3 costituisce un passo cruciale nell'educare voci giovani nel racconto della crisi climatica, educare la loro "agency" come antidoto all'ecoansia che immobilizza e così fronteggiare le sfide pressanti del cambiamento climatico.

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